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Il percorso

a) PRIMO COLLOQUIO CON I GENITORI

Quando i genitori di un bambino si rivolgono al neuropsicomotricista viene fissato un appuntamento finalizzato a una prima conoscenza con la famiglia, alla raccolta di informazioni sul bambino, alla descrizione delle difficoltà riscontrate e alla presentazione delle richieste e aspettative che i genitori hanno nei confronti dell’intervento neuropsicomotorio. E’ sempre preferibile che durante il primo colloquio siano presenti sia la madre che il padre del bambino, così da poter avere un quadro più completo possibile della situazione.

Durante il primo incontro i genitori possono portare copie della documentazione relativa al bambino (relazioni delle insegnanti, esami medici effettuati, valutazioni di altri specialisti) che saranno utilizzate nei termini previsti dalla legge.

b) OSSERVAZIONE E VALUTAZIONE NEUROPSICOMOTORIA DEL BAMBINO

Questa fase permette al terapista di conoscere il bambino (e al bambino di conoscere il terapista!), di iniziare a costruire una relazione di reciproca fiducia e di osservare e valutare le competenze acquisite, le caratteristiche individuali del bambino, i suoi punti di forza e gli aspetti di criticità. Durante gli incontri di osservazione/valutazione sarà presente soltanto il bambino, oppure il bambino con un genitore, nei casi in cui si ritenga necessario e utile. La durata media di una osservazione/valutazione neuropsicomotoria è di 2/3 incontri da 50 minuti ciascuno.

c) COLLOQUIO DI RESTITUZIONE

Durante il secondo colloquio con i genitori il terapista farà presenti le proprie osservazioni sul bambino e descriverà il suo profilo psicomotorio nelle varie aree di sviluppo (motoria, prassica, comportamentale, cognitiva, comunicativa, relazionale, ecc.); inoltre si comunicherà ai genitori come si intende procedere, condividendo con loro un progetto di potenziamento, rieducazione o riabilitazione psicomotoria, individualizzato e specifico per il bambino.

d) INTERVENTO NEUROPSICOMOTORIO

Il trattamento neuropsicomotorio è finalizzato a potenziare le abilità già acquisite dal bambino, ma ancora non completamente padroneggiate, a supportare l’acquisizione di abilità emergenti, a stimolare nuovi apprendimenti tipici dell’età del bambino, a compensare gli aspetti di criticità e a sostenere il bambino nella ricerca e nell’acquisizione di strategie funzionali al superamento delle sue difficoltà.

La cornice ludica è il “contenitore” all’interno del quale vengono presentate al bambino tutte le proposte terapeutiche, e il gioco, in quanto attività tipica dell’età evolutiva, è da considerarsi come il principale strumento di intervento neuropsicomotorio.

Il trattamento neuropsicomotorio avrà una durata variabile, a seconda dei casi e la frequenza può variare da 1 a 2 incontri alla settimana. Ogni incontro dura circa 50 minuti.

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